Uno degli incidenti più frequenti che vedono protagonisti i nostri amati smartphone è un improvviso, quanto non cercato, contatto con l’acqua o altri liquidi.

Oramai lo smartphone è il fidato compagno che portiamo ovunque, anche nei posti meno indicati, e questo statisticamente aumenta le possibilità di catastrofi: dalla classica bottiglia rovesciata sulla tavola (e sul telefono) all’ormai sempre più frequente tuffo nel WC!
Spesso l’utente medio si rassegna al peggio andando subito a comprarne uno nuovo, ma la realtà è che laboratori specializzati come quelli di iCrash hanno l’esperienza per poter recuperare molti di questi dispositivi, arrivando a percentuali di successo del 60-70% e facendo risparmiare ai clienti centinaia di euro.
Partiamo quindi dal principio:

Cosa succede quanto uno smartphone entra a contatto con l’acqua

Iniziamo con il dire che quando un dispositivo elettronico come uno Smartphone viene immerso o entra anche solo leggermente in contatto con acqua o liquidi conduttivi si possono verificare principalmente due eventi nocivi al dispositivo stesso:

1) Corti circuiti

L’acqua contiene generalmente vari sali (anche l’acqua di rubinetto, basti pensare al calcare che si forma nei nostri bagni) e diventa un buon conduttore per l’elettricità, rischiando di mettere in contatto tra loro diversi circuiti e creando quindi malfunzionamenti vari e/o danneggiando irrimediabilmente alcuni componenti;

2) Ossidazioni

Man mano che l’acqua si asciuga, aumenta la concentrazione dei sali (che, al contrario dell’acqua, non evaporano) nelle piste e nei vari componenti elettronici. Questo crea una ossidazione delle parti metalliche, che come nel primo punto provoca malfunzionamenti e/o danneggiamenti talvolta irrimediabili.

Cosa fare e cosa non fare quando un telefono entra in contatto con l’acqua

Le percentuali di recuperi variano in positivo o negativo in base ad alcune manovre che il possessore del telefonino esegue.
Ad esempio, non è vero che bisogna mettere il dispositivo nel riso o asciugarlo con il phon, perché questo ne causerebbe una più rapida ossidazione:

Su internet è possibile trovare numerosi metodi casalinghi che promettono di recuperare i dispositivi bagnati: si passa appunto dal riscaldare il telefonino in forno alla più classica asciugatura nella ciotola di riso con tanto di video che vanno ad avvalorare i metodi suggeriti, e dove si vedono dispositivi caduti in acqua letteralmente resuscitare dopo l’applicazione di questi processi…
La realtà, come sempre, sta nel mezzo!
Effettivamente l’eliminazione dei liquidi può avvenire anche per riscaldamento o assorbimento e, se le zone “bagnate” non erano particolarmente critiche, tutto ritorna a funzionare come per magia!

Ma come facciamo a sapere se le zone intaccate sono più sensibili all’ossidazione e se questi metodi citati funzioneranno davvero o aggraveranno la situazione?

La risposta è che non si può sapere, e l’unico metodo “sicuro” (ma che comunque non può dare un 100% di garanzia di successo) è aprire il dispositivo completamente e fare una pulizia completa delle varie parti.
Per fare questo, ci sono laboratori come i nostri iCrash Store dove il personale altamente specializzato opera con metodologie più collaudate e professionali e con strumentazioni dedicate proprio a questi interventi.

Come si recupera un telefono caduto in acqua

Il tecnico iCrash apre il dispositivo bagnato, estrae la scheda madre e ne esegue una serie di lavaggi in una vaschetta ad ultrasuoni, dove l’azione del liquido disossidante, in combinazione appunto alle vibrazioni della vaschetta, elimina totalmente l’ossido e blocca il processo di ossidazione in atto.
Dopo una pulizia in acqua distillata e un’asciugatura di 24-36 ore circa, il tecnico può reinserire la scheda madre all’interno del dispositivo e testarne tutte le funzionalità vedendo se è il caso di intervenire ulteriormente con la sostituzione di uno o più componenti, a loro volta già danneggiati dall’ossidazione.

Si può recuperare un telefono entrato a contatto con l’acqua di mare?

In questo caso le percentuali di recupero, purtroppo, sono nettamente più basse (circa un 5-10 %): il sale marino infatti è altamente corrosivo, pertanto è indispensabile risciacquare immediatamente lo smartphone con acqua distillata (per rimuovere più sale possibile) e portarlo quanto prima in un centro specializzato per tentarne il recupero.
Queste sono le uniche mosse valide che possono offrire qualche possibilità in più al proprietario di recuperarlo.

Quanto costa recuperare un telefono entrato in contatto con l’acqua

Il costo per la pulizia ed il lavaggio nella vaschetta ad ultrasuoni, solo in caso di successo, nei nostri centri iCrash costa 50€.
L’importo può aumentare se l’acqua ha danneggiato in modo irreparabile una o più parti, per le quali sarà necessaria una sostituzione.

Qualsiasi sia il vostro caso, presso i nostri iCrash Store troverete personale competente che vi saprà fornire la consulenza migliore per il vostro singolo caso.
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